
mercoledì 19 dicembre 2012
Struzzo parlante

martedì 27 novembre 2012
Punteruolo rosso
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Punteruolo rosso comune |
Il punteruolo rosso è un animaletto molto loquace la cui estinzione è stata più volte annunciata dai sostenitori della fine della storia e che ha tormentato per vent’anni il serraglio parlamentare del Ringmaster. In Europa si annida nei tronchi più democratici, querce e ulivi su tutti, ma è originario del continente asiatico, dove prospera nonostante la carenza di enzimi riformisti nella sua dieta, senza curarsi della più volte annunciata estinzione. Una manovra mediatica, questa, che secondo alcuni entomologi si è risolta in un bluff. Quando i ricercatori dell’importante istituto svedese di ricerca Dora Venter hanno chiesto ai teorici dell’estinzione liberista di scoprire le carte, si è scoperto infatti che i loro archivi erano infestati da miliardi di punteruoli cinesi.
martedì 13 novembre 2012
Chihuahua
mercoledì 26 settembre 2012
Maiale romano

lunedì 28 maggio 2012
Cacajao rubicondo

lunedì 30 aprile 2012
Tacchino meneghino
Il tacchino meneghino è uno snello gallinaceo dal sorriso affabulante e goglottio mellifluo, dotato di lunghe zampe, piccole ali e corta coda pennuta, setolosa e tondeggiante. Vive da sempre nei boschi del Pirellone, che ospitano ancor oggi un gran numero di tacchini allo stato brado, raccolti in gruppi che vagabondano razzolando qua e là nei fertili terreni dello stesso bosco. I branchi dei tacchini meneghini sono guidati da un vecchio maschio che con il suo carisma conduce il gruppo per gli intricati sentieri del sottobosco politico e intima l’alt alla colonna in marcia verso il progresso quando un complotto mediatico cerca di buttare fango sul suo piumaggio. La maniera migliore per catturare un tacchino meneghino è quella di piazzare uno specchio a bella posta. La bestiola infatti non resisterà alla tentazione di rimirarsi per ore goglottando di gioia, noncurante di quello che le accade intorno.
martedì 24 aprile 2012
Lemure gigante dei Murazzi
Il lemure gigante dei Murazzi (Lemur tardigradus) è un animale graziosissimo dalla grande testa rotonda e con occhi spiritati, acuto musino e lunga coda pelosa. Bonario e socievole, è un placido coccolone e si è ben adattato alla pur dura vita degli animali politici. Molto caratteristici i suoi gemiti, da cui ha avuto origine il nome "lemure", che evoca gli spiriti notturni degli antichi romani, detti anche larvae. Stranamente, il lemure gigante dei Murazzi non sembra però trovarsi a proprio agio nell'urbe centralista. Agile saltatore, quale meta delle sue scorribande notturne preferisce di gran lunga i vagoni abbandonati dei treni o altri luoghi oscuri e periferici, nei quali non è raro sentir l’eco dei suoi versi striduli. La sua storia evolutiva è avvolta nel mistero più fitto. Forse originario del Madagascar, dove vivono tante altre specie di lemuri, secondo una leggenda è stato espulso dal continente africano e costretto ad adattarsi al clima più rigido della vecchia Europa. Il lemure gigante dei Murazzi si ciba di frutta, piccoli vagabondi ed extracomunitari, e si riproduce una volta ogni cinque anni, alla sorgente del fiume Po.
martedì 17 aprile 2012
Moffetta

martedì 10 aprile 2012
Diavolo della Padania

lunedì 2 aprile 2012
Rotifero

mercoledì 28 marzo 2012
Suricato

martedì 20 marzo 2012
Ilochero
L’ilochero o porco del bosco o maiale gigante è un mammifero
appartenente alla gagliarda famiglia dei suidi. Difficilmente addomesticabile, è una bestia notturna, erbivora, irriducibile, che non fa mai pipì nei sentieri delle zone boscose parlamentari. Ha folto il pelame, orecchie vistose e romboidali, zanne di tutto rispetto. Nonostante si nasconda da millenni in mezzo a noi, antiche superstizioni ne hanno dissimulato l’esistenza fino a quando la curiosità del Ringmaster ha avuto la meglio, e l'ilochero è stato così reintrodotto con tutti gli onori nel serraglio governativo. Il tenebroso animale in verità ama contemplare la foresta vergine, ma alcuni esemplari non esitano a spingersi con cipiglio tutto suino fino a territori sconosciuti, nei quali echeggia a lungo il loro raggelante grugnito, guida e richiamo per i predatori dispersi nei decadenti dedali del trappolone postmoderno. Incapace com’è di sopportare la luce diretta del sole, tende a ripararsi nel rigoglioso sottobosco ministeriale per poi ricomparire all’improvviso con aria soddisfatta davanti al trogolo di un talkshaw. L'ilochero vive e prospera all'interno di maggioranze silenziose costituite da coppie indissolubilmente monogame ed indiscutibilmente eterosessuali. Subito dopo l’accoppiamento e ben prima del parto, la bizzosa fiera tende inoltre a isolarsi e a non tollerare idee eterodosse sull'educazione della prole e sull'orientamento sessuale degli sconosciuti.

lunedì 19 marzo 2012
Oca quidquid sapiens
Oca quidquid sapiens è l'appellativo comune di una vasta
congerie di pennuti impettiti dall’espressione satolla, capaci di mandare a memoria qualche frasetta e di imparare, in alcuni casi, persino la difficilissima tabellina del sette. L'oca sapiens è un uccello di medie dimensioni, che ama galleggiare a pelo d’acqua emettendo il proverbiale "quid quid" da cui si è originato il nome popolare della bestiola, addomesticata con successo da secoli e secoli. Ed è proprio questa sua mansuetudine ad aver interessato il Ringmaster, alla ricerca di un compagno di giochi per il pubblico dei piccini all’interno del suo grande circo. Le oche quidquid sapiens sono animali placidi, dalla dieta vegetariana, ma all’occorrenza dimostrano una grande abilità nel catturare gli invertebrati e più di un naturalista sostiene che sono in grado di buttare giù qualunque genere di pastone venga loro propinato. Le oche sono monogame e si accoppiano con lo stesso Ringmaster per tutta la vita, ma non è raro che possano anche "divorziare" e andare in cerca di nuovi nidi. L'allevamento delle oche, particolarmente diffuso a Tolosa in Francia e ad Arcore in italia, permette di ricavare il fegato grasso (da cui si ottiene il pâté de foie gras), e in generale carne, uova, salami, segretari e prosciutti.

martedì 6 marzo 2012
Babirussa
La Babirussa (Babyrousa babyrussa paternensis), detta anche

lunedì 20 febbraio 2012
Giraffa siracusana
La giraffa siracusana, nota come giraffa asinuspardalis,

venerdì 10 febbraio 2012
Blattella alemanna


lunedì 6 febbraio 2012
Talpa europaea
La talpa europaea è presente in buona parte dell'Europa, dalla Svezia fino alla penisola iberica, i Balcani e l'Italia, dove ha prosperato dalle parti di Montecitorio, nota isola verde, vero e proprio paradiso biologico sito nel centro di Roma, in cui centinaia di animali trovano da anni riparo grazie alla generosità del popolo italiano. Provvista di una pelliccia vellutata di colore uniforme, nera con riflessi azzurrognoli, la vezzosa talpa europaea, con la sua caratteristica punta del naso a piccolo popone color carne e l'espressione indolente, suggerisce il lontano e dimenticato utilizzo di un'embrionale intelligenza pratico-operativa. Si tratta di una bestiola adusa alla vita sotterranea e allo scavo indefesso, tanto che persino la morbidezza del suo pelo può essere considerata un adattamento agli stretti, strettissimi interstizi di Montecitorio, perché facilita il tipico movimento a
ritroso detto anche "yes man walking". È un animale solitario, e trascorre la maggior parte del tempo nelle sue comode nicchie, alcune site nei meandri dei ministeri, altre a ridosso dei seggi, il territorio di caccia dove il simpatico talpone è solito procacciarsi gli invertebrati di cui è ghiotto: lombrichi, larve, elettori e lumache. L'aspettativa di vita media di una talpa europaea è di cinque anni salvo elezioni anticipate.

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