giovedì 22 dicembre 2011

La cosa verde da un altro mondo









La cosa verde da un altro mondo è una forma di vita aliena precipitata sulla terra alla fine del ventesimo secolo. Secondo alcune ricostruzioni sarebbe stata scaricata sulla penisola italiana da un astronavigatore senza scrupoli che ha ben pensato di svuotare il pozzo nero su di noi prima di effettuare un balzo intergalattico. Effettuare balzi intergalattici con la cosa verde nella stiva è spesso visto da molte culture, persino tra le più evolute, come evento infelice, che attirerà impietosa sfortuna e grotteschi giri di brutto karma per chi si è accompagnato troppo a lungo con il bizzarro ameboide proteiforme. Secondo un'altra ricostruzione si tratterebbe di un esperimento sfuggito al controllo di alcuni genetisti lombardi senza scrupoli al soldo della camorra, che cercavano la formula del perfetto imbecille con l'obiettivo di brevettarla e costringere gli italiani a pagare miliardi di royalties, anche retroattivamente. Secondo una terza fantasiosa versione, la cosa verde dall'altro mondo non è frutto di un esperimento eugenetico al contrario né delle deiezioni di alieni poco rispettosi delle norme igieniche, ma sarebbe diretta conseguenza di un maleficio scagliato da uno stregone allo scopo di seminare zizzania dopo la visione di un festival di Sanremo particolarmente feroce, punitivo e avvilente.

martedì 29 novembre 2011

Rattadanius italicus


Il rattadanius italicus è un mammifero roditore della famiglia dei radicali selvatici.  In natura la specie è associata a fiumi, piccoli laghi e ambienti equorei in genere, meglio se salmastri. Nei secoli, dopo aver colonizzato le condotte delle nostre città, si sono impadroniti del parlamento, luogo nel quale vi è, com'è noto, un'enorme dispersione di cibo accompagnata a una scarsa pulizia morale. Queste vispe bestioline, molto attive in special modo durante la notte della democrazia, sono caratterizzate dal pelo corto ispido e grigio, dagli aguzzi incisivi, e suscitano da sempre l'interesse degli uomini politici e del Ringmaster, che non ha esitato a elevarli al rango di animali domestici. Quando escono dalle proprie tane per procacciarsi il cibo nei talk-show (brandelli di carne strappati con gli incisivi ai mansueti leoni democratici sdentati, inabili alle diatribe dialettiche), fanno affidamento sulla loro prodigiosa memoria, che pare essere assai sviluppata e parecchio incline al rovesciamento del principio di non contraddizione. In possesso di un olfatto straordinario, sono in grado di captare gli ultrasuoni e certe frequenze dell'ultravioletto, e sono inoltre immuni alla kryptonite.

giovedì 17 novembre 2011

Onagro




















L'onagro è un asino selvatico asiatico di medie dimensioni, dal mantello bruno chiaro, gli occhi spostati sulla sommità del capo e gli zoccoli bordati di nero. Il suo verso è intermedio tra il raglio asinino e il nitrito equino. Nell'antichità la bizzosa bestiola era diffusissima, ma oggigiorno è a rischio di estinzione. Le popolazioni superstiti più numerose di asini selvatici si trovano in Mongolia e nel nord della Cina. Si tratta con ogni evidenza di onagri comunisti, animali molto depressi, che vedono il bicchiere mezzo vuoto, come tali destinati a una brutta fine. Quest'irrisolvibile problema dell'acqua è infatti la principale causa della loro scomparsa

venerdì 4 novembre 2011

Paniz ridens



Il Paniz ridens è un mammifero dell'ordine dei carnivori. Il suo olfatto leggendario gli permette di percepire la presenza di una carogna o di un governo in declino da grande distanza. Si tratta di una bestiola socievole, molto attiva e aggressiva quando si tratta di proteggere il suo territorio. Cionostante, nei momenti di difficoltà ama rifugiarsi sottoterra o in rocce e spelonche sfruttando spesso le tane di altri animali. Vittima d'una fama sinistra e immeritata, il Paniz ridens convive con l'umanità da secoli ed è stato addestrato dal Ringmaster a simulare freddezza vulcaniana. Ma pur con tutti gli sforzi del caso, non riesce a nascondere un perenne sorriso sotto i baffi, segno chiaro e indubitabile di come la forza dell'istinto predatorio non sarà mai sopraffatta del tutto.

lunedì 31 ottobre 2011

Brunettorninchus anatinus


Il brunettorninco (Brunettorninchus anatinus) è un piccolo mammifero appartenente all'ordine dei monotremi. Il corpo e la sua larga coda piatta sono coperti di pelliccia marrone. Ha piedi palmati e un largo muso, duro come la gomma. Il maschio ha, su ognuna delle zampe posteriori, uno sperone cavo, che usa per iniettare un veleno atto a sfinire e torturare i dipendenti pubblici di cui è solito cibarsi. Per il suo veleno non esiste ancora un antidoto. Nell'uomo il sintomo più importante è un dolore immediato e intenso, che dura giorni o anche mesi, accompagnato da nausea e decadimento del principio di non contraddizione. Secondo una leggenda degli aborigeni padani, il Brunettorninco sarebbe il singolare incrocio tra un'anatra socialista e un topo d'acqua liberista.