sabato 28 settembre 2013

Foche ammaestrate
















Le foche ammaestrate sono mammiferi ben introdotti e adattati alla vita parlamentare. Dotate di un corpaccione allungato e rivestito da uno strato adiposo ricoperto da un fitto pelo sullo stomaco, sono impermeabili al principio di non contraddizione. Hanno piccola testa fornita di vibrisse sensibili al pericolo comunista e padiglioni auricolari a scomparsa, che un rigido indottrinamento pavloviano ha sintonizzato sulle particolari frequenze emesse dall'amato leader. Sono invece solite schiamazzare e darsi all'irrequietezza se disturbate da frequenze diverse da quella a cui sono state abituate fin dalla più tenera età. Le vispe e golose bestioline, amatissime dai più piccoli, hanno denotato inoltre, nel corso degli anni, una prodigiosa attitudine al mondo circense.

martedì 11 giugno 2013

La carica dei 101



Il dalmata, come suggerisce il nome, è un cane d'antico lignaggio che proviene dalle repubbliche ex sovietiche, dov'era molto apprezzato per la sua innocua giocosità. Purtroppo, però, forse a causa dell'inquinamento ambientale e della macchina del fango, la nostra bestiolina nel corso degli anni ha mostrato un temperamento alquanto bizzoso e imprevedibile. Allevato nel serraglio parlamentare italiano fin dalla prima repubblica, il dalmata ultimamente ha dato infatti gravi segni di squilibrio. Dov'è finito il cagnetto gentile, sempre pronto all'obbedienza e alla bicamerale, che per anni ha deliziato grandi e piccini nei salotti bene? Com'è possibile che cento e uno dalmata abbiano morso le chiappe del loro antico addestratore e mentore, il prode che solo pochi anni addietro li aveva guidati alla conquista dello stesso serraglio? Interrogativi micidiali di fronte ai quali la scienza ufficiale arretra intimorita e lascia spazio al cospirazionismo etologico signoraggista e alla new age del circo Bilderberg.

mercoledì 17 aprile 2013

Holothuria radicalis



L'holothuria radicalis è una delle più note oloturie politiche del serraglio elettorale. Vive e prospera soprattutto nel parlamento mediterraneo e nei suoi fondali più detritici e torbidi trova l'habitat ideale, in cui può razzolare e riprodursi in totale libertà. L'oloturia si nutre esclusivamente di fango e viene di solito chiamata "cetriolo di mare". Quando si sente minacciato, il curioso esserino è inoltre in  grado di espellere lunghi filamenti appiccicosi con i quali svia l'attenzione del suo interlocutore quel tanto che gli occorre per cambiare impunemente casacca e rigirare la frittata.

venerdì 22 marzo 2013

Jabba











Jabba de’ Hutt è un personaggio della saga fantascientifica del parlamento italiano, d’aspetto simile a un’enorme lumaca vagamente antropomorfa, ed è apparso per la prima volta in Romano Prodi: Episodio II - il ritorno dei comunisti. Nonostante sia un villain d’importanza secondaria, è riuscito lo stesso a segnare la storia della fantascienza parlamentare e ad attirare l’attenzione del Ringmaster, che non ha badato a spese per allestirgli una gabbia in grado di soddisfare tutte le sue esigenze. Jabba comincia giovanissimo a destreggiarsi nei meandri dell’informazione e della politica, dando sfogo alla sua infinita fame di scoop, che soddisfa pienamente nel riconoscere uno Ian Solo in incognito tra i passeggeri di una nave da crociera. D’indole irrequieta, è solito dilettarsi passando da uno schieramento politico all’altro, ed è in grado di saltare da un emiciclo parlamentare a quello opposto con naturalezza e agilità sorprendenti, che pure contrastano con la sua mole e il suo portamento all’apparenza serafico. Purtroppo tale irrequietezza ha fatto sì che oggigiorno Jabba rischi di essere rinchiuso nella gabbia dei cattivi insieme ad altre bestiazze indocili, costretto a cantare come un fringuello alla stregua di un rancor, di un lahvitolal o di un sarlacc. Gli animalisti di mezzo mondo stanno perciò con il fiato sospeso, i più vorrebbero riportarlo nel suo ambiente originario, in piena libertà, ma temono che i metodi spicci dei domatori diano invece spago alla sua nuova, innaturale vocazione canora.

domenica 24 febbraio 2013

Dumbo octopus















Bizzarro animale padano che appartiene al genere Grignatheutis, il piccolo, tenero polpo noto come dumbo octopus è in realtà un vero castigamatti. Originariamente diffuso nei fondali del fiume Po, dove razzolava indisturbato, si è moltiplicato a dismisura adattandosi agli ambienti più diversi. A suo agio in quelli parlamentari e ministeriali, è stato però allontanato dalle sue comode nicchie in seguito a una battuta di caccia ordita dai poteri forti, gli spietati lanzichenecchi al soldo dell'agenzia Spectre-Merkel che si avventurano spesso pei sentieri parlamentari, mettendoli a ferro e cuoco. Provvisto di micidiali raggi gamma oculari, il dumbo octopus è costretto a indossare occhialini protettivi per tenerli a bada e sostiene di aver sconfitto - grazie a questi suoi super poteri - la mafia, la camorra e la ndrangheta. Scomparso dai serragli ministeriali, il dumbo octopus è stato però avvistato nei paraggi del Pirellone e pare che abbia deciso di cambiare vita e di rinunciare alle scaramucce con il crimine organizzato per diventare maestro di logica e filosofia medievale. Avvisato da Calderoli dell'esistenza d'un rasoio di Occam risalente al XIV secolo, ha già gettato alle ortiche il suo gillette, e vi era pur affezionato. La sua ultima, illuminante affermazione: "Bersani ha dichiarato che darà la cittadinanza a tutti gli immigrati nati in Italia", sarà presto oggetto di quaestiones nell'importante ateneo di Pontida e ha attirato l'attenzione dei più grandi studiosi di logica formale e di alcuni alcolizzati con la sbronza cattiva. Appare chiaro che dopo aver annientato la mafia l'agguerrito dumbo octopus vuole farci riscoprire le radici più schiettamente padane del linguaggio e annientare una volta e per sempre il principio di non-contraddizione.

giovedì 21 febbraio 2013

Remora











Remora in cerca di gonzi
La remora comune (Remora remora) è un pesce molto diffuso in tutti i mari, le televisioni e le campagne elettorali del pianeta. La si può rinvenire con la  stessa facilità negli ambienti più chic o intenta a rimestare nelle acque più torbide e profonde, insomma ovunque vi sia un grosso predatore a cui attaccarsi. Il corpo della remora è allungato, sottile, dalla testa affusolata; la pinna dorsale e la pinna anale sono simmetriche e la coda è allungata e facile assai a uno scondizolamento irrefrenabile e, per quanto ci è dato  capire, di grande soddisfazione per l'animale, la cui destinazione naturale è quella di porsi sotto l'ala protettrice dei potenti. Sull'ampia fronte la remora presenta un ovale di tessuto appiattito che funziona come una ventosa, con la quale aderisce integralmente, anima e corpo, ai programmi elettorali dei predatori più affamati, i grandi squali da cui si lascia scarrozzare per ogni dove. La si trova persino negli acquari dei telegiornali nazionali, dove la remora sguazza stillando felicità e complotti comunisti-relativisti da ogni scaglia. Secondo il professor Jesus Pangasio Wimbledon, un etologo dell'importante istituto svedese di ricerca "Dora Venter", la remora, altrimenti pacifica e giocherellona e sempre pronta a ubbidire ai comandi del boss, perde irrimediabilmente le staffe se qualcuno agita davanti ai suoi occhi un paio di calzette turchesi o una toga rossa. Sebbene infine l'altrimenti pacifico animaletto non abbia mai avuto un valore commerciale e le sue carni non siano ritenute di particolare pregio, al giorno d'oggi è invece diventato di fondamentale importanza per la pesca dei gonzi, quei caratteristici pesci elettori che rimangono appiccicati con estrema facilità alle sue ventose.

domenica 17 febbraio 2013

Pesce Blob













Pescatore di pesci blob in azione
Il pesce blob (Psychrolutes marcidus), detto anche pesce elettore, è una bestiazza molto diffusa nei bacini dell'Europa meridionale. Vive in fondali abissali, nei paraggi di ammassi di schede bianche e certificati elettorali dimenticati, dove prolifica nonostante la spregiudicata pesca a strascico di cui è vittima. Tirato via dai fondali e spedito nelle urne, è di solito rivenduto ai capi-bastone delle circoscrizioni locali, che acquistano i suoi voti un tanto al chilo. Il prezioso animale, ritenuto per secoli immangiabile, è oggi ricercatissimo negli ambienti più chic, che se ne contendono le carni in vista dei banchetti elettorali con cui gli aborigeni italioti festeggiano il giorno del Parlamento Eterno. Una festa pagana, questa, che celebra l'eterno ritorno dell'uguale ed è stata avvicinata dagli etnologi del prestigioso istituto svedese di ricerca "Dora Venter" a oscuri rituali teurgici d'incerta origine.

martedì 5 febbraio 2013

Echidna















L'Echidna è un batuffoloso, misterioso, complicato mammifero oviparo dotato di aculei, lingua lunga e folto pelo, che produce uova e allatta i cuccioli. Un tempo l'echidna viveva esclusivamente in Brasile e negli Usa, ma ormai si è diffusa in Italia e secondo la famosa leggenda popolare detta delle Cinque Stelle sta per invadere il serraglio parlamentare, dove nidificherà indisturbata fino alla fine dei tempi politici. Se ne conoscono quattro specie, suddivise in apolitica animula, apocalittica blandula, delusa vagans e deluso-apocalittica pallidula hospes, caratterizzate dalla lunghezza del naso e dalla capacità di abboccare con maggiore o minore docilità a teorie complottarde e utopie del tinello.

martedì 22 gennaio 2013

Mastino siciliano














Il mastino siciliano è un molossoide un tempo assai diffuso nelle plaghe meridionali che da numerose legislature ha trovato una comoda cuccia negli scranni del Senato. Potente e coraggioso cane da guardia, molto attaccato al territorio in cui vive e prospera, è altresì affettuosissimo con il suo padrone e lo è diventato ancor di più al momento della sua introduzione nel serraglio parlamentare a opera del Ringmaster. Dotato di stazza imponente, sembra a una prima occhiata un essere distaccato ma è invece molto attento e pignolo, e ama trastullarsi rosicchiando libri antichi e manoscritti segreti, che con il suo fiuto prodigioso è in grado di recuperare da biblioteche e vecchie librerie di famiglia. Nonostante la sua comprovata fedeltà e docilità, un insano pregiudizio popolare ne ha sottolineato l'aggressività a scapito delle sue comprovate virtù domestiche e ha fatto sì che il mastino siciliano venisse cacciato dal serraglio parlamentare. Con la scusa delle pulizie primaverili, sostengono gli etologi più informati, la sua cuccia è stata distrutta, il suo habitat è diventato all'improvviso inospitale, e il mastino siciliano ora erra alla ricerca di una nuova casa, in impari lotta contro l'estinzione.