martedì 6 marzo 2012

Babirussa











La Babirussa (Babyrousa babyrussa paternensis), detta anche maiale-cervo, è considerata uno dei mammiferi meno eleganti del mondo. Si tratta di un suide glabro che vive in gruppi emettendo sordi richiami e grugniti che, se di cattivo umore, ripete con suadente cadenza. Con ogni probabilità discende da un primitivo maiale europeo, estinto nel ventesimo secolo, i cui tenaci eredi sono stati capaci di sopravvivere, migrando e adattandosi alle nuove condizioni ambientali. Abilissima traghettatrice, la babirussa ha guadato in nutrita schiera corsi d’acqua, fiumi, svolte, sbarramenti ideologici e interi tratti di mare fino a insediarsi stabilmente in parlamento, dove vive beata e pasciuta. La bestiola per certi versi somiglia a un suino selvatico, ma ricorda pure gli ippopotami, e il suo stomaco avvezzo alle lunghe digestioni, ne fa una specie di ruminante. Interessantissime sono le coppie di zanne ricurve che fanno bella mostra sul muso di alcuni esemplari. Ottime per spezzare le reni a chicchessia, forniscono una protezione naturale per gli occhi e il muso, utilissima quando la gazzarra in parlamento si fa tosta. La babirussa è inoltre solita frugare dentro mucchi di avanzi e in tronchi decomposti alla ricerca di comuni radici europee.

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