mercoledì 28 marzo 2012

Suricato

















Il suricato è un animale danzante gregario dalla dieta diversificata che vive in gruppo e si è splendidamente adattato al serraglio parlamentare. I suricati sono famosi per la loro postura eretta, tenuta durante i “turni di guardia” nei quali vigilano indefessi e balzellano tenendosi in piedi sulle zampe posteriori, gli occhioni fissi e vigili ben oltre le distese di Montecitorio. I suricati provano infatti orrore per chi vende il proprio corpo e scrutano l’orizzonte in attesa che a chilometri e chilometri di distanza dal loro habitat si possa ravvisare la sagoma di una mangusta passeggiatrice. Sono bestiole mordaci, coraggiose e resistenti al veleno, e amano giocare con gli scorpioni e i serpenti, spingendosi spesso per trastullo fin nelle loro tane. Vengono addomesticati con facilità e ciò ha colpito da subito i guardiani delle liste zoologiche elettorali. La società dei suricati è basata su un’intensa, inesauribile cooperazione: rinserrati attorno al ringmaster, cui giurano eterna fedeltà e che domina il principale nucleo riproduttivo, stabiliscono un’intensa rete di cooperazione e sacrificio volta a evitare che tendenze contro natura minino la coesione dello stesso gruppo. Com’è riportato a lettere d’oro nel manuale dei giovani suricati: “La famiglia è la base della società suricata e come le fondamenta di ogni casa essa non teme soltanto le frane ma anche le infiltrazioni, non c’è quindi nessuna ragione per la quale lo zoo debba accogliere nelle sue gabbie coppie omosessuali, visto che costituzionalmente sono sterili”.

martedì 20 marzo 2012

Ilochero














L’ilochero o porco del bosco o maiale gigante è un mammifero appartenente alla gagliarda famiglia dei suidi. Difficilmente addomesticabile, è una bestia notturna, erbivora, irriducibile, che non fa mai pipì nei sentieri delle zone boscose parlamentari. Ha folto il pelame, orecchie vistose e romboidali, zanne di tutto rispetto. Nonostante si nasconda da millenni in mezzo a noi, antiche superstizioni ne hanno dissimulato l’esistenza fino a quando la curiosità del Ringmaster ha avuto la meglio, e l'ilochero è stato così reintrodotto con tutti gli onori nel serraglio governativo. Il tenebroso animale in verità ama contemplare la foresta vergine, ma alcuni esemplari non esitano a spingersi con cipiglio tutto suino fino a territori sconosciuti, nei quali echeggia a lungo il loro raggelante grugnito, guida e richiamo per i predatori dispersi nei decadenti dedali del trappolone postmoderno. Incapace com’è di sopportare la luce diretta del sole, tende a ripararsi nel rigoglioso sottobosco ministeriale per poi ricomparire all’improvviso con aria soddisfatta davanti al trogolo di un talkshaw. L'ilochero vive e prospera all'interno di maggioranze silenziose costituite da coppie indissolubilmente monogame ed indiscutibilmente eterosessuali. Subito dopo l’accoppiamento e ben prima del parto, la bizzosa fiera tende inoltre a isolarsi e a non tollerare idee eterodosse sull'educazione della prole e sull'orientamento sessuale degli sconosciuti.

lunedì 19 marzo 2012

Oca quidquid sapiens

Oca quidquid sapiens è l'appellativo comune di una vasta congerie di pennuti impettiti dall’espressione satolla, capaci di mandare a memoria qualche frasetta e di imparare, in alcuni casi, persino la difficilissima tabellina del sette. L'oca sapiens è un uccello di medie dimensioni, che ama galleggiare a pelo d’acqua emettendo il proverbiale "quid quid" da cui si è originato il nome popolare della bestiola, addomesticata con successo da secoli e secoli. Ed è proprio questa sua mansuetudine ad aver interessato il Ringmaster, alla ricerca di un compagno di giochi per il pubblico dei piccini all’interno del suo grande circo. Le oche quidquid sapiens sono animali placidi, dalla dieta vegetariana, ma all’occorrenza dimostrano una grande abilità nel catturare gli invertebrati e più di un naturalista sostiene che sono in grado di buttare giù qualunque genere di pastone venga loro propinato. Le oche sono monogame e si accoppiano con lo stesso Ringmaster per tutta la vita, ma non è raro che possano anche "divorziare" e andare in cerca di nuovi nidi. L'allevamento delle oche, particolarmente diffuso a Tolosa in Francia e ad Arcore in italia, permette di ricavare il fegato grasso (da cui si ottiene il pâté de foie gras), e in generale carne, uova, salami, segretari e prosciutti.

martedì 6 marzo 2012

Babirussa











La Babirussa (Babyrousa babyrussa paternensis), detta anche maiale-cervo, è considerata uno dei mammiferi meno eleganti del mondo. Si tratta di un suide glabro che vive in gruppi emettendo sordi richiami e grugniti che, se di cattivo umore, ripete con suadente cadenza. Con ogni probabilità discende da un primitivo maiale europeo, estinto nel ventesimo secolo, i cui tenaci eredi sono stati capaci di sopravvivere, migrando e adattandosi alle nuove condizioni ambientali. Abilissima traghettatrice, la babirussa ha guadato in nutrita schiera corsi d’acqua, fiumi, svolte, sbarramenti ideologici e interi tratti di mare fino a insediarsi stabilmente in parlamento, dove vive beata e pasciuta. La bestiola per certi versi somiglia a un suino selvatico, ma ricorda pure gli ippopotami, e il suo stomaco avvezzo alle lunghe digestioni, ne fa una specie di ruminante. Interessantissime sono le coppie di zanne ricurve che fanno bella mostra sul muso di alcuni esemplari. Ottime per spezzare le reni a chicchessia, forniscono una protezione naturale per gli occhi e il muso, utilissima quando la gazzarra in parlamento si fa tosta. La babirussa è inoltre solita frugare dentro mucchi di avanzi e in tronchi decomposti alla ricerca di comuni radici europee.

lunedì 20 febbraio 2012

Giraffa siracusana
















La giraffa siracusana, nota come giraffa asinuspardalis, è il più alto mammifero tra tutte le specie di animali politici viventi e può superare molte legislature di una spanna navigando a vista per le prossime come se niente fosse. Ha arti, collo e lingua lunghissimi e ostenta un mantello pezzato griffato. Ogni giraffa siracusana ne vuole avere uno diverso, è impossibile quindi trovarne due identici e se si trovano meglio fare finta di niente. Appartiene alla famiglia dei vippidi, animal spirits che per un equivoco dovuto a uno scherzo evoluzionistico, noto tra gli etologi come “The Taormina Bad Trip”, sono convinti di dover trasformare il loro ambiente in una meta turistica internazionale costi quel che costi. Nel caso delle giraffe, il lunghissimo collo le porta a scrutare l’orizzonte da un punto di vista deformato che fa loro confondere favole per gonzi e fanfaluche con potenti visioni del futuro. Sempre per effetto del Taormina Bad Trip, le giraffone pensano che il loro habitat naturale sia un paradiso di cemento in cui i rifiuti industriali corroborano le oasi di verde dove vanno in cerca di sostentamento elettorale. Il loro cibo preferito sono le foglie delle acacie che prosperano nella prateria delle libertà, e misteriosamente sembra che le spine delle acacie non le disturbino. Questi animali politici trascorrono gran parte della loro esistenza in gruppi separati: nella camera dei deputati le femmine con i piccoli, al senato i maschi alle prese con il tradizionale “necking”: un allegro gioco rituale, fatto di vigorosi e sensuali colpi sul collo, atto a definire la gerarchia e l’accesso alle compagne in estro turistico. Le giraffe dormono in piedi sognando nuovi alberghi, e come la maggior parte degli erbivori mangiano molto spesso. All’apparenza silenziose, se necessario emettono una vasta gamma di suoni dalle vocali apertissime e possono pure grugnire o sbuffare. Il nome, giraffa asinuspardalis, è dovuto a una leggenda popolare, si credeva infatti che le giraffe siracusane fossero un incrocio tra un gattopardo e uno scecco.

venerdì 10 febbraio 2012

Blattella alemanna













 
La Blattella alemanna è un piccolo scarafaggio dalla forma snella e allungata, con lunghe antenne protese davanti a sé e testa piccola, dotato di ventose con le quali cerca con protervia di arrampicarsi sugli specchi. Di colore marrone stinto, la sua parte dorsale presenta però alcune fasce nere e il suo addome è molto sviluppato. La blattella è originaria di Hobbiville, dove ha infestato per decenni le antiche case di legno edificate nei campi degli hobbit, e si è lentamente diffusa ovunque. È una bestiolina vivace, onnivora e davvero prolifica. Le sue uova sono contenute nelle cosiddette ooteche, le sacche parentali che la femmina, ove necessario, è in grado di portare con sé a lungo, fino al rinvenimento cioè di una tana adatta. Una volta raggiunta la meta, la blattella rilascia le sacche parentali in posti fissi, sicuri, molto stabili e difficilmente raggiungibili da altri animali, nonché del tutto impermeabili agli insetticidi. La blattella reagisce con prontezza di spirito agli stimoli acustici, ma come la maggioranza degli scarafaggi, e in sott'ordine dei vampiri, teme l'esposizione alla luce e può andare in crisi di fronte alle telecamere. Svolge perciò il grosso della sua attività in ambienti scarsamente illuminati, ed è facile trovarla in bar, ristoranti, cambuse, cantine, case, qualsiasi anfratto purché vi siano stretti, comodi interstizi nei quali depositare le sacche parentali, e umido e caldo a profusione per difendersi dal freddo e dalla neve del generale inverno, suo grande nemico.

lunedì 6 febbraio 2012

Talpa europaea

La talpa europaea è presente in buona parte dell'Europa, dalla Svezia fino alla penisola iberica, i Balcani e l'Italia, dove ha prosperato dalle parti di Montecitorio, nota isola verde, vero e proprio paradiso biologico sito nel centro di Roma, in cui centinaia di animali trovano da anni riparo grazie alla generosità del popolo italiano. Provvista di una pelliccia vellutata di colore uniforme, nera con riflessi azzurrognoli, la vezzosa talpa europaea, con la sua caratteristica punta del naso a piccolo popone color carne e l'espressione indolente, suggerisce il lontano e dimenticato utilizzo di un'embrionale intelligenza pratico-operativa. Si tratta di una bestiola adusa alla vita sotterranea e allo scavo indefesso, tanto che persino la morbidezza del suo pelo può essere considerata un adattamento agli stretti, strettissimi interstizi di Montecitorio, perché facilita il tipico movimento a ritroso detto anche "yes man walking". È un animale solitario, e trascorre la maggior parte del tempo nelle sue comode nicchie, alcune site nei meandri dei ministeri, altre a ridosso dei seggi, il territorio di caccia dove il simpatico talpone è solito procacciarsi gli invertebrati di cui è ghiotto: lombrichi, larve, elettori e lumache. L'aspettativa di vita media di una talpa europaea è di cinque anni salvo elezioni anticipate.