sabato 28 settembre 2013

Foche ammaestrate
















Le foche ammaestrate sono mammiferi ben introdotti e adattati alla vita parlamentare. Dotate di un corpaccione allungato e rivestito da uno strato adiposo ricoperto da un fitto pelo sullo stomaco, sono impermeabili al principio di non contraddizione. Hanno piccola testa fornita di vibrisse sensibili al pericolo comunista e padiglioni auricolari a scomparsa, che un rigido indottrinamento pavloviano ha sintonizzato sulle particolari frequenze emesse dall'amato leader. Sono invece solite schiamazzare e darsi all'irrequietezza se disturbate da frequenze diverse da quella a cui sono state abituate fin dalla più tenera età. Le vispe e golose bestioline, amatissime dai più piccoli, hanno denotato inoltre, nel corso degli anni, una prodigiosa attitudine al mondo circense.

Le loro abilità si sono prestate a numeri sempre più difficili e imponderabili, giustamente entrati nella storia della giocoleria, che non mancano di sbalordire il pubblico ma tolgono la parola di bocca agli etologi. Innumerevoli le loro imprese: la legge sulle rogatorie, il falso in bilancio, la legittima suspicione, il lodo Maccanico-Schifani, la legge ex Cirielli, il condono fiscale, la legge Frattini, la legge Gasparri, il decoder di Stato, il lodo Alfano, il legittimo impedimento, le tre I, il tunnel neutrinico, il porcellum, l'agibilità politica, la pacificazione, le cene eleganti a base di sarde, la caccia al magistrato... Infine, sull'onda lunga di fascinazioni ispirate all'antico motto celtico "sono stato azzurro di sci", le foche ammaestrate hanno strabiliato la platea con un doppio carpiato acrobatico sul posto, e ci hanno regalato un numero che nessuno aveva mai avuto il fegato di eseguire: le dimissioni parlamentari di massa. Cosa sarà adesso di queste adorabili bestiazze? Non ci è dato saperlo, ma una cosa è certa, sono di sicuro al lavoro per sorprenderci ancora.

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