giovedì 21 febbraio 2013

Remora











Remora in cerca di gonzi
La remora comune (Remora remora) è un pesce molto diffuso in tutti i mari, le televisioni e le campagne elettorali del pianeta. La si può rinvenire con la  stessa facilità negli ambienti più chic o intenta a rimestare nelle acque più torbide e profonde, insomma ovunque vi sia un grosso predatore a cui attaccarsi. Il corpo della remora è allungato, sottile, dalla testa affusolata; la pinna dorsale e la pinna anale sono simmetriche e la coda è allungata e facile assai a uno scondizolamento irrefrenabile e, per quanto ci è dato  capire, di grande soddisfazione per l'animale, la cui destinazione naturale è quella di porsi sotto l'ala protettrice dei potenti. Sull'ampia fronte la remora presenta un ovale di tessuto appiattito che funziona come una ventosa, con la quale aderisce integralmente, anima e corpo, ai programmi elettorali dei predatori più affamati, i grandi squali da cui si lascia scarrozzare per ogni dove. La si trova persino negli acquari dei telegiornali nazionali, dove la remora sguazza stillando felicità e complotti comunisti-relativisti da ogni scaglia. Secondo il professor Jesus Pangasio Wimbledon, un etologo dell'importante istituto svedese di ricerca "Dora Venter", la remora, altrimenti pacifica e giocherellona e sempre pronta a ubbidire ai comandi del boss, perde irrimediabilmente le staffe se qualcuno agita davanti ai suoi occhi un paio di calzette turchesi o una toga rossa. Sebbene infine l'altrimenti pacifico animaletto non abbia mai avuto un valore commerciale e le sue carni non siano ritenute di particolare pregio, al giorno d'oggi è invece diventato di fondamentale importanza per la pesca dei gonzi, quei caratteristici pesci elettori che rimangono appiccicati con estrema facilità alle sue ventose.

3 commenti:

  1. Fede: Caro Augusto, vedo che per spiegare il tuo giornalismo la stampa parla di “minzolinismo”. Non so se lo sai, ma anch’io da venticinque anni faccio quello che fai tu adesso.
    Minzolini: Ma certo che lo so, caro Emilio! E quello si chiama “fedismo"
    Fede: Ah. E ti spiacerebbe spiegarlo anche ai nostri colleghi? Sono venticinque anni che lo chiamano “leccaculismo”

    da qui

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  2. Hai ragione!

    Grazie per il commento, CIAO!!!

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