lunedì 20 febbraio 2012

Giraffa siracusana
















La giraffa siracusana, nota come giraffa asinuspardalis, è il più alto mammifero tra tutte le specie di animali politici viventi e può superare molte legislature di una spanna navigando a vista per le prossime come se niente fosse. Ha arti, collo e lingua lunghissimi e ostenta un mantello pezzato griffato. Ogni giraffa siracusana ne vuole avere uno diverso, è impossibile quindi trovarne due identici e se si trovano meglio fare finta di niente. Appartiene alla famiglia dei vippidi, animal spirits che per un equivoco dovuto a uno scherzo evoluzionistico, noto tra gli etologi come “The Taormina Bad Trip”, sono convinti di dover trasformare il loro ambiente in una meta turistica internazionale costi quel che costi. Nel caso delle giraffe, il lunghissimo collo le porta a scrutare l’orizzonte da un punto di vista deformato che fa loro confondere favole per gonzi e fanfaluche con potenti visioni del futuro. Sempre per effetto del Taormina Bad Trip, le giraffone pensano che il loro habitat naturale sia un paradiso di cemento in cui i rifiuti industriali corroborano le oasi di verde dove vanno in cerca di sostentamento elettorale. Il loro cibo preferito sono le foglie delle acacie che prosperano nella prateria delle libertà, e misteriosamente sembra che le spine delle acacie non le disturbino. Questi animali politici trascorrono gran parte della loro esistenza in gruppi separati: nella camera dei deputati le femmine con i piccoli, al senato i maschi alle prese con il tradizionale “necking”: un allegro gioco rituale, fatto di vigorosi e sensuali colpi sul collo, atto a definire la gerarchia e l’accesso alle compagne in estro turistico. Le giraffe dormono in piedi sognando nuovi alberghi, e come la maggior parte degli erbivori mangiano molto spesso. All’apparenza silenziose, se necessario emettono una vasta gamma di suoni dalle vocali apertissime e possono pure grugnire o sbuffare. Il nome, giraffa asinuspardalis, è dovuto a una leggenda popolare, si credeva infatti che le giraffe siracusane fossero un incrocio tra un gattopardo e uno scecco.

venerdì 10 febbraio 2012

Blattella alemanna













 
La Blattella alemanna è un piccolo scarafaggio dalla forma snella e allungata, con lunghe antenne protese davanti a sé e testa piccola, dotato di ventose con le quali cerca con protervia di arrampicarsi sugli specchi. Di colore marrone stinto, la sua parte dorsale presenta però alcune fasce nere e il suo addome è molto sviluppato. La blattella è originaria di Hobbiville, dove ha infestato per decenni le antiche case di legno edificate nei campi degli hobbit, e si è lentamente diffusa ovunque. È una bestiolina vivace, onnivora e davvero prolifica. Le sue uova sono contenute nelle cosiddette ooteche, le sacche parentali che la femmina, ove necessario, è in grado di portare con sé a lungo, fino al rinvenimento cioè di una tana adatta. Una volta raggiunta la meta, la blattella rilascia le sacche parentali in posti fissi, sicuri, molto stabili e difficilmente raggiungibili da altri animali, nonché del tutto impermeabili agli insetticidi. La blattella reagisce con prontezza di spirito agli stimoli acustici, ma come la maggioranza degli scarafaggi, e in sott'ordine dei vampiri, teme l'esposizione alla luce e può andare in crisi di fronte alle telecamere. Svolge perciò il grosso della sua attività in ambienti scarsamente illuminati, ed è facile trovarla in bar, ristoranti, cambuse, cantine, case, qualsiasi anfratto purché vi siano stretti, comodi interstizi nei quali depositare le sacche parentali, e umido e caldo a profusione per difendersi dal freddo e dalla neve del generale inverno, suo grande nemico.

lunedì 6 febbraio 2012

Talpa europaea

La talpa europaea è presente in buona parte dell'Europa, dalla Svezia fino alla penisola iberica, i Balcani e l'Italia, dove ha prosperato dalle parti di Montecitorio, nota isola verde, vero e proprio paradiso biologico sito nel centro di Roma, in cui centinaia di animali trovano da anni riparo grazie alla generosità del popolo italiano. Provvista di una pelliccia vellutata di colore uniforme, nera con riflessi azzurrognoli, la vezzosa talpa europaea, con la sua caratteristica punta del naso a piccolo popone color carne e l'espressione indolente, suggerisce il lontano e dimenticato utilizzo di un'embrionale intelligenza pratico-operativa. Si tratta di una bestiola adusa alla vita sotterranea e allo scavo indefesso, tanto che persino la morbidezza del suo pelo può essere considerata un adattamento agli stretti, strettissimi interstizi di Montecitorio, perché facilita il tipico movimento a ritroso detto anche "yes man walking". È un animale solitario, e trascorre la maggior parte del tempo nelle sue comode nicchie, alcune site nei meandri dei ministeri, altre a ridosso dei seggi, il territorio di caccia dove il simpatico talpone è solito procacciarsi gli invertebrati di cui è ghiotto: lombrichi, larve, elettori e lumache. L'aspettativa di vita media di una talpa europaea è di cinque anni salvo elezioni anticipate.